RIPERCORRIAMO I NOSTRI 365 GIORNI IN PANDEMIA DA COVID19 IN CCS!

RIPERCORRIAMO I NOSTRI 365 GIORNI IN PANDEMIA DA COVID19 IN CCS!

L’anno appena trascorso ci ha chiamati tutti ad apportare sostanziali modifiche nelle nostre vite, sia dal punto di vista individuale sia dal punto di vista comunitario. Sappiamo bene quanto gli effetti della pandemia da Covid19 siano stati particolarmente gravi nelle fasce più deboli, tra le quali è incrementato il tasso di dispersione scolastica e si è aggravata la condizione di povertà economica, sociale e culturale. Per far fronte a tale disagio e non lasciare indietro nessuno, Casa della Comunità Speranza non si è mai arresa: già nel momento in cui il 9 marzo 2020 in Italia veniva dichiarato il lockdown nazionale, ci siamo subito attivati per non abbandonare i bambini, i ragazzi e le loro famiglie che da diversi anni usufruiscono del supporto allo studio e dell’accompagnamento nel percorso scolastico ed educativo e partecipano con entusiasmo alle attività e alle iniziative dell’associazione. Grazie al prezioso supporto della FONDAZIONE PROSOLIDAR, abbiamo adottato alcune strategie che ci hanno permesso di affrontare i cambiamenti e le restrizioni imposte dal Covid-19 nelle varie fasi dell’anno appena trascorso.

FONDAZIONE PROSOLIDAR è un’organizzazione laica ed indipendente che promuove e sostiene iniziative in favore delle popolazioni in difficoltà e contribuisce alla realizzazione di progetti di solidarietà promossi da organizzazioni non profit.

PRIMA FASE: lockdown nazionale (marzo-maggio 2020), durante il quale gli operatori e gli educatori di CCS hanno potuto continuare a seguire bambini/e e ragazzi/e fino alla fine dell’anno scolastico grazie alle videochiamate: nonostante le difficoltà, è stato un modo per entrare dentro le case e conoscere da vicino alcune dinamiche familiari, riuscendo anche ad offrire un supporto morale alle mamme. I bambini ed i ragazzi aspettavano con ansia le nostre videochiamate per poter chiacchierare e raccontare le proprie giornate, le proprie preoccupazioni, i propri bisogni e le proprie difficoltà. Ciò ha riguardato anche i genitori, per i quali siamo stati uno “sportello di ascolto”, un modo per poter sfogare le ansie e le preoccupazioni dovute alle difficoltà economiche e alla gestione dei figli (soprattutto nelle famiglie numerose). Molte mamme hanno stretto fortissimi legami con le educatrici e le operatrici che ogni giorno entravano in contatto con loro. Hanno così potuto raccontare le proprie preoccupazioni e chiedere consigli. Ciò ha dimostrato e dimostra la fiducia che loro ripongono ormai da anni nell’Associazione Casa della Comunità Speranza. Dopo non poche difficoltà iniziali, siamo riusciti anche ad avere contatti diretti con alcuni insegnanti delle scuole frequentate dai nostri giovani. Ciò ci ha permesso di fare da collante tra le famiglie e la scuola per contrastare l’abbandono scolastico e tenere viva la motivazione negli studenti, stando sempre attenti all’aspetto relazionale.  Nei mesi di lockdown non si sono fermati, ma anzi si sono intensificati con cadenza settimanale, gli incontri d’equipe di CCS attraverso la piattaforma ZOOM. Sono stati incontri proficui, dai quali sono emerse diverse considerazioni che sono state poi ribadite ed approfondite in presenza durante il momento di verifica finale, nel quale ci si è interrogati sulle difficoltà e sui bisogni emersi, sul rapporto con le famiglie e la scuola e sul lavoro d’equipe. 

SECONDA FASE: RIPIANIFICAZIONE (maggio-luglio 2020) 

Terminata la fase del lockdown, abbiamo iniziato a ri-pianificare le attività estive: mentre le ragazze e i ragazzi delle scuole medie e superiori avevano ricominciato ad uscire e a vivere le relazioni sociali, le bambine e i bambini, dopo tanti mesi rimasti soli (alcuni di loro hanno sviluppato paure e paranoie), avevano bisogno di vivere la propria infanzia all’interno di una realtà totalmente modificata. Sono nati così i Cantieri a cielo aperto: nei mesi di giugno e luglio, tre mattine a settimana, 35 bambini e bambine divisi in piccoli gruppi coordinati e gestiti da operatori insieme a giovani volontari (studenti della scuola secondaria di secondo grado che partecipano da anni alle attività di CCS) hanno vissuto esperienze di gioco, di attività motorie e di laboratori creativi e di canto tra i vicoli della Casbah araba (antico quartiere islamico della città) seguendo le linee guida ministeriali; inoltre il venerdì, grazie all’uso degli scuolabus messi a disposizione dall’amministrazione comunale, ci si spostava al mare per una mattinata di giochi e bagni. 

TERZA FASE: RIPARTIRE IN SICUREZZA (settembre 2020) 

Dopo la pausa estiva di agosto, all’inizio di settembre abbiamo cominciato a ri-progettare le modalità di riapertura in sicurezza e abbiamo adeguato i locali alle nuove esigenze imposte dal COVID. Così abbiamo aperto le iscrizioni in tutta sicurezza firmando con i genitori un patto di corresponsabilità che impegna entrambe le parti nel prendersi cura dei percorsi educativi dei bambini/ragazzi e nel rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie. Ci siamo attrezzati di tutto l’occorrente per il triage (termometro per misurare la temperatura, gel igienizzante per le mani, mascherine) e per la cura e la sanificazione dei locali. Da settembre tutti i pomeriggi ogni operatore/educatore supporta nello studio un gruppo di 5 bambini/ragazzi per un turno di due ore (due turni in totale) rispettando la distanza di sicurezza e tutte le norme in materia COVID. Per i ragazzi delle scuole medie è stata prevista una turnazione in modo da garantire a tutti un supporto nello studio, per gli adolescenti delle scuole superiori, su prenotazione, hanno potuto organizzare i loro appuntamenti di studio con i tutor in associazione e anche ritrovarsi tra loro in piccoli gruppi di studio. Altri supporti sono stati dati anche on line. 

QUARTA FASE: NUOVO ANNO, NUOVI INIZI? 

La settimana dall’11 al 15 gennaio 2021 tutte le scuole della Sicilia sono state chiuse e hanno attivato la DDI. Noi abbiamo continuato a seguire i bambini e i ragazzi a distanza collegandoci con loro tutti i pomeriggi come nella fase del primo lockdown. Questo mini lockdown scolastico, a differenza dell’anno precedente, ha visto i nostri operatori in presenza in Associazione, ognuno nella propria stanza di lavoro per seguire dalle 15 alle 19 i ragazzi. Pomeriggi intensi che hanno creato legami ancor più intensi tra noi dello staff, spazi di confronto e di crescita sulle modalità di accompagnamento e i nuovi laboratori che si vorrebbero attivare per accompagnare i bisogni dei nostri ragazzi.

Il 18 gennaio 2021 la Sicilia è stata dichiarata zona rossa e noi abbiamo dovuto adeguarci alla nuova situazione: i bambini e le bambine della scuola elementare e della prima media studiano in presenza in associazione, gli altri vengono seguiti a distanza grazie alle videochiamate, le quali permettono anche di proseguire i percorsi di alfabetizzazione. 

QUINTA FASE: NUOVE STRATEGIE e RIPARTENZE

La stabilizzazione della Sicilia man mano verso la zona gialla, ci riapre la possibilità dei percorsi formativi e di potenziare il lavoro che stiamo facendo, tutti programmi tenuti troppo tempo nel cassetto. Abbiamo ripreso i ritmi della settimana piena, con tutte le fasce di età in presenza, con varie turnazioni per dare la possibilità ai nostri ragazzi e giovani di incontrarsi, di ritrovare belle amicizie, di potenziare le loro conoscenze e migliorare il loro studio.

Abbiamo ripreso i corsi con gli adulti; le donne che hanno bisogno di alfabetizzazione in lingua italiana, le donne che vogliono imparare a cucire e a creare con la stoffa, i giovani neo maggiorenni che vogliono migliorare la conoscenza della lingua inglese.  Molto altro è ancora in cantiere e siamo fiduciosi che la riapertura dei territori e l’arrivo dei mesi più caldi ci permetteranno di lavorare a cielo aperto, in maggiore sicurezza e dando espressione a tutte le creatività e idee che per ora continuiamo a progettare dal cassetto.

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