LE STANZE SPECIALI DI CASA DELLA COMUNITA’ SPERANZA
Quest’anno Casa della Comunità Speranza ha voluto coinvolgere la Fondazione San Zeno nel sostenere una progettualità rivolta a quei bambini con particolari necessità e che hanno bisogno di essere supportati nel loro percorso di crescita in maniera individuale. Un tempo rivolto esclusivamente a loro con l’obiettivo di migliorare e potenziare la loro crescita globale, far emergere le loro risorse, potenziare il linguaggio e la comunicazione, migliorare i rapporti interpersonali sia con i pari che con gli adulti di riferimento, in un contesto che accoglie i loro bisogni, che sono diversi per ognuno.
In questo percorso scuola e famiglia sono coinvolti a 360 gradi, con uno scambio reciproco quotidiano sugli sviluppi e sulle attività svolte: una collaborazione sull’iter educativo proposto che offre riscontro sulla crescita del bambino e sulle attività che possono essere migliorate, sempre nel rispetto della crescita e dei bisogni personali.
La programmazione personalizzata prevede attività didattiche semplificate utilizzando metodi di insegnamento alternativi: Emanuela, pedagogista, si occupa del supporto scolastico, didattico e dell’azione educativa; Elena, psicologa, aiuta a sviluppare il loro ingegno e la loro creatività in uno spazio libero messo a punto per i bambini. Tale spazio ha l’obiettivo di far sentire i bambini accolti e ascoltati senza la paura di essere giudicati: sperimentandosi in maniera spontanea, inventando delle storie, mettendo a punto dei giochi di ruolo, utilizzando la creatività e giochi che potenziano le funzioni esecutive. Inoltre, molta attenzione è rivolta al gioco-motricità con la possibilità di creare percorsi motori utilizzando cerchi, birilli, corde e palloni. Si dà molta importanza al gioco spontaneo, in quanto in questo modo i bambini hanno la possibilità di fantasticare, porsi obiettivi, escogitare strategie di autoregolazione, fallire e cercare alternative, sperimentare creatività e flessibilità, supportando così lo sviluppo bio-psico-sociale.
Durante le attività ludiche i bambini imparano giocando, si sperimentano e si conoscono e noi adulti impariamo da loro: ci donano nuove prospettive da guardare con profondità diverse, si creano momenti di condivisione e di intensa connessione emotiva.
Noi operatori ci poniamo fisicamente e mentalmente al loro livello, creando una relazione alla pari, comunicando attraverso il linguaggio del corpo che siamo con loro e come loro. È indispensabile tornare un po’ bambini e non per finta, ma per davvero, bisogna GIOCARE “seriamente”, mostrando autenticità, curiosità, sensibilità e ascolto. Noi scegliamo ogni giorno con il cuore e con l’amore di assumerci la responsabilità di costruire legami significativi. Grazie ai bambini ogni giorno impariamo che tutto se è condiviso è più bello: doniamo protezione, sostegno, cura e loro ci donano tanto divertimento, sorrisi e gioia. Questa la più grande vittoria!